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La Margherita di Adele a scuola

Climate change told the boys in a cycle of meetings in the province of Bologna

Testi e musica. Per aiutare chi è ancora sui banchi di scuola a comprendere i fenomeni legati al cambiamento climatico, complessi, ma con una verità in fondo molto semplice: la terra che vivranno da adulti va protetta, e per farlo bisogna agire, ora.
Il progetto Life Primes ha portato in questi mesi nei Comuni che vi hanno aderito, “La Margherita di Adele 2.0”, spettacolo teatrale sul tema dei cambiamenti climatici: un viaggio emozionante, tra scienza, informazione e spettacolo, alla scoperta di un futuro probabile ma ancora evitabile.
La storia è stata scritta da Marco Vignudelli ed è interpretata dagli attori Anna Pancaldi, Fernando Vozzi e Marco Soccol, Stefano Antonini con la regia di Stefano Antonini. Tra novembre e dicembre, una versione ridotta è stata portata in scena in alcuni istituti superiori di Bologna, a cura di Arpae Emilia-Romagna, assieme all’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, e con il supporto della società Eurocube.
Il format pensato per le scuole prevede la rappresentazione teatrale con la presenza di due musicisti ed una lettrice, la discussione scientifica sul climate change, la presentazione del progetto Primes e dei CAAP (piani civici di adattamento).
E’ stato presentato a Bologna il 20 novembre all’Istituto Aldini Valeriani (classi prime e seconde) ed il 29 novembre all’Istituto Belluzzi (classi quarte e quinte).
Il 5 dicembre è stata la volta del Teatro comunale di Budrio con la partecipazione in sala degli studenti dell’IIS Giordano Bruno (Istituto tecnico e Liceo).
“La Margherita di Adele 2.0”, oltre a spiegare cos’è il cambiamento climatico, serve a capire come si sta manifestando, come stanno cambiando le temperature e raccontare i dati sulle ondate di caldo, la siccità, gli eventi meteo intensi, attraverso una storia ambientata nel 2050, in un luogo riconoscibile, che sta mutando ed in cui si manifestano problemi che toccano da vicino le nostre vite e le nostre comunità.

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