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L’esercitazione Life Primes a San Prospero e Sant’Agata (Bo)

Il racconto delle simulazioni che sabato 18 novembre hanno coinvolto cittadini, studenti, volontari ed operatori di protezione civile

La piena è arrivata, come tre anni fa, stavolta però si è trattato solo di una esercitazione.
Sabato 18 novembre si è svolta la simulazione di un evento alluvionale del fiume Santerno in provincia di Bologna, a San Prospero nel comune di Imola ed a Sant’Agata, due delle sei aree pilota del progetto europeo Life Primes in Emilia-Romagna. Obiettivi: testare la capacità di risposta del sistema di Protezione civile e fornire alla popolazione ed agli amministratori locali le informazioni più adeguate per essere preparati in situazioni di emergenza.
A San Prospero le operazioni di evacuazione sono scattate alle 8.30, con l’emissione di un messaggio di preallarme da parte del Comune per gli effetti dell’onda di piena.
Le sei famiglie (sedici le persone in totale) residenti sulle rive del Santerno, sono state fatte evacuare e condotte presso l’area di accoglienza, allestita dai volontari di protezione civile all’interno del campo sportivo comunale. Al contempo è stato aperto il Centro operativo sovracomunale.
Nella tarda mattinata le famiglie sono state accompagnate nel locale centro sociale ed hanno assistito a lezioni di formazione ed informazione sui rischi e consigli di comportamento, a cura dei funzionari di protezione civile.
A Sant’Agata sul Santerno i protagonisti sono stati gli studenti della scuola media Giovanni Pascoli che, alla ricezione del messaggio di preallarme, emesso a causa di una rottura arginale, si sono recati ai piani alti dell’edificio. Terminata l’emergenza, i ragazzi sono stati fatti uscire in cortile ed hanno preso parte ad iniziative formative sulle buone pratiche di condotta in caso di alluvione.

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